Due minuti e mezzo per mezzanotte

Venerdi scorso, 27 Gennaio 2017, il Bulletin of the Atomic Scientists ha annunciato lo spostamento in avanti di 30 secondi del Doomsday Clock. Mancano 2 minuti e mezzo per mezzanotte.
Quella che segue è una traduzione del testo integrale.

Bollettino degli Scienziati Atomici

Mancano due minuti e mezzo per mezzanotte
Comunicato dal Doomsday Clock* 2017

Comitato per la Scienza e Sicurezza
Bollettino degli Scienziati Atomici

Direttore Responsabile, John Mecklin



(*) Doomsday Clock: un orologio metaforico che indica quanto la civiltà sia vicina ad una possibile fine del mondo, pubblicato negli ultimi settant’anni con il bollettino annuale degli Scienziati Atomici; tra i membri, quindici premi Nobel.

IT IS TWO AND A HALF MINUTES TO MIDNIGHT©
Premessa del direttore 
Quest’anno segna il 70mo anniversario del Doomsday Clock, una rappresentazione grafica apparsa sulla prima copertina del Bollettino degli Scienziati Atomici nella sua transizione da un notiziario di sei pagine a periodico a pieno titolo.
Per la prima copertina, fu ricercata un’immagine che rappresentasse il rilievo dello scopo ed un richiamo urgente all’azione. L’Orologio, ed il conto alla rovescia che esso implicava, furono riconosciuti pienamente adeguati. Da allora, il Doomsday Clock, come venne chiamato più tardi, è stato globalmente riconosciuto l’indice dello stato di salute e sicurezza del pianeta.

Ogni anno ed in momenti chiave della storia recente, l’impostazione del Doomsday Clock accende un dibattito mondiale a proposito della maggiore o minore sicurezza rispetto all’anno precedente. I nostri fondatori non sarebbero sorpresi di sapere che le minacce per il pianeta di cui il Comitato per la Scienza e Sicurezza tiene conto siano aumentate dal 1947.
Infatti, il primo direttore del Bollettino, Eugene Rabinowitch, osservò che uno degli scopi del Bollettino era di rispondere ed offrire soluzioni al “vaso di Pandora della scienza moderna”, riconoscendo la velocità con cui la tecnologia avanza e le impegnative sfide che questa può presentare.

Nel 1947 c’era una tecnologia con il potenziale di distruggere il pianeta e quella tecnologia era l’energia nucleare. Allo stato attuale, le temperature in aumento, conseguenza dell’utilizzo su scala industriale di combustibili fossili, cambieranno la vita sulla Terra così come la conosciamo, con il potenziale di cancellarla o dislocarla da significative regioni del mondo, se non si interviene oggi e nell’immediato futuro. Futura innovazione tecnologica in biologia, intelligenza artificiale e regno del cyber potrebbero porre simili sfide globali. Non si comprendono ancora completamente i problemi più complessi che le innovazioni in questi campi possono presentare, ma il Bollettino per la Scienza e Sicurezza mantiene un occhio vigile.

Quest’anno la discussione sul Doomsday Clock è sembrata più delicata del solito. Sui grandi temi che il comitato ritiene prioritari, i leader mondiali hanno fatto troppo pochi progressi nonostante le turbolenze persistano. Oltre alle minacce all’esistenza rappresentate dalle armi nucleari ed i cambiamenti climatici sono emerse nuove realtà globali, mentre fonti di informazione attendibili sono state screditate, false notizie hanno avuto credito e le parole sono state usate in modo disinvolto e spesso irresponsabile.
Quasi a dimostrare che le parole contano e le false notizie sono pericolose, il ministro degli Esteri pakistano ha rilasciato una dichiarazione spavalda, un tweet di fatto, mostrando i muscoli nucleari del Pakistan in risposta a una notizia fabbricata riguardante Israele. Il complesso contesto globale odierno ha bisogno di risposte politiche responsabili e ponderate. È ancora più importante che i leader del mondo calmino piuttosto che alimentare le tensioni che potrebbero condurre a guerre, per incidenti o errori di valutazione.

Voglio ancora esprimere il mio apprezzamento al comitato, per l’approccio ai suoi compiti con la serietà che questi meritano. Il Direttore in Capo John Mecklin ha svolto un notevole lavoro mettendo insieme questo documento e riportando le visioni approfondite e le opinioni del comitato.
Un grande ringraziamento va ai nostri sostenitori, inclusa la Carnegie Corporation di New York, la Fondazione MacArthur, il Fondo Ploughshares, David Weinberg e Jerry Newton e stimati vari sostenitori nel corso dell’anno.

Spero che il dibattito suscitato dall’impostazione del Doomsday Clock nel 2017 alzi il livello della conversazione, promuova iniziative di azione ed aiuti i cittadini del mondo a chiedere ai propri leader di impegnarsi per un pianeta più sicuro e più sano.

Dr. Rachel Bronson
Direttore Esecutivo ed Editore
26 Gennaio, 2017
Chicago, IL


Mancano due minuti e mezzo a mezzanotte 
Nota del direttore: Fondato nel 1945 dagli scienziati dell’Università di Chicago che avevano lavorato allo sviluppo delle prime armi atomiche nel Progetto Manhattan, il Bollettino degli Scienziati Atomici creò il Doomsday Clock due anni dopo, facendo uso delle immagini dell’Apocalisse (mezzanotte) e il linguaggio contemporaneo di un'esplosione nucleare (conto alla rovescia) per illustrare minacce all’umanità e al pianeta. La decisione di spostare o lasciare al suo posto la lancetta dei minuti del Doomsday Clock viene presa ogni anno dal Comitato per la Scienza e Sicurezza del Bollettino d’intesa con il Comitato Patrocinante, che include 15 premi Nobel. Il Doomsday Clock è diventato un indice riconosciuto della vulnerabilità del mondo per le armi nucleari, i cambiamenti climatici e nuove tecnologie emergenti in altri ambiti.

A: Leader e cittadini del mondo
Oggetto: mezzanotte è 30 secondi più vicina
Data: 26 Gennaio 2017

Nel corso del 2016 il panorama della sicurezza globale si è oscurato, con la comunità internazionale dimostratasi incapace di affrontare le più pressanti minacce per l’esistenza dell’umanità, armi nucleari e cambiamenti climatici.

Gli Stati Uniti e la Russia - che insieme possiedono più del 90% delle armi nucleari nel mondo - non hanno trovato accordo su una varietà di questioni, dalla Siria all’Ucraina, ai confini della NATO; entrambi i paesi hanno portato avanti gli estesi ammodernamenti delle loro forze nucleari e non si sono viste serie negoziazioni per il controllo delle armi. La Corea del Nord ha condotto il suo quarto e quinto test nucleare sotterraneo e ha dato ogni indicazione che continuerà a sviluppare capacità balistiche nucleari.
Minacce di guerra nucleare sono state sullo sfondo del conflitto tra Pakistan ed India sulla Linea di Controllo in Kashmir, dopo l’attacco di militanti a due basi militari indiane.

Le previsioni riguardo ai cambiamenti climatici sono state in un certo senso meno tristi, ma solo in un certo senso. In seguito allo storico accordo sul clima di Parigi, le nazioni del mondo hanno intrapreso provvedimenti per combattere i cambiamenti climatici e le emissioni globali di anidride carbonica non sono aumentate, nel 2016, rispetto all’anno precedente. Tuttavia non hanno ancora iniziato a diminuire; il mondo continua a scaldarsi. Mantenere le temperature future a livelli meno-che-catastrofici richiede riduzioni delle emissioni di gas serra molto oltre i parametri concordati a Parigi - alla conferenza sul clima di Marrakech in Novembre è stato evidente il poco interesse in ulteriori riduzioni.

Questa già minacciosa situazione mondiale ha fatto da sfondo al ritorno di stridente nazionalismo su scala mondiale nel 2016, anche durante una campagna presidenziale negli Stati Uniti durante la quale chi ne è uscito vincitore, Donald Trump, ha fatto commenti allarmanti sull’uso e la proliferazione di armi nucleari ed ha espresso incredulità nell’enorme consenso scientifico riguardo ai cambiamenti climatici.

Il Bollettino del comitato per la Scienza e Sicurezza degli Scienziati Atomici osserva le minacce per l’esistenza dell’umanità da una prospettiva estesa e internazionale, concentrandosi sulle tendenze di lungo termine. A causa di questa prospettiva, le dichiarazioni di una sola persona, in particolare una non ancora in carica, non hanno storicamente influenzato la decisione del comitato sull’impostazione del Doomsday Clock.

Ma  le decisioni del comitato sono influenzate dalla vacillante fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche necessarie per affrontare le maggiori minacce per il mondo. E quest'anno, gli eventi intorno alla campagna presidenziale negli Stati Uniti - tra cui le offensive informatiche e le campagne di disinformazione apparentemente dirette dal governo russo e volte ad interferire nelle elezioni - hanno sollevato interrogativi sulla democrazia americana e sulle intenzioni russe e quindi il Bollettino della Scienza e Sicurezza degli Scienziati Atomici ha definito il mondo più pericoloso di quanto non fosse un anno fa.

Per queste ragioni, il Comitato per la Scienza e Sicurezza del Bollettino degli Scienziati Atomici ha deciso di spostare la lancetta dei minuti del Doomsday Clock 30 secondi più vicino alla catastrofe. Ora indica due minuti e 30 secondi per la mezzanotte.

La decisione del comitato di spostare l'orologio meno di un minuto intero - cosa mai fatta prima - riflette una realtà semplice: alla pubblicazione di questa dichiarazione, Donald Trump è il presidente degli Stati Uniti solo da qualche giorno. Molte delle nomine per il suo gabinetto non sono ancora confermate dal Senato o insediate al governo, e lui stesso ha avuto poco tempo per attività ufficiali.

Tuttavia, le parole contano, e il presidente Trump ha avuto molto da dire nel corso dell'ultimo anno.
Sia le sue dichiarazioni che le sue azioni da presidente eletto hanno rotto con i precedenti storici in modo inquietante. Ha rilasciato dichiarazioni sconsiderate sull’ampliamento dell'arsenale nucleare degli Stati Uniti. Ha dimostrato una propensione preoccupante per la riduzione o addirittura il rifiuto della consulenza di esperti di sicurezza internazionale, comprese conclusioni di esperti di intelligence. E i suoi candidati a capo del Dipartimento per l’Energia e l’Agenzia per la Protezione Ambientale contestano le basi della scienza del clima.

In breve, anche se è appena entrato in carica, le dichiarazioni intemperanti del presidente, la mancanza di apertura alla consulenza di esperti, e nomine discutibili per il gabinetto hanno già peggiorato la cattiva situazione della sicurezza internazionale.

L'anno scorso, e l'anno precedente, abbiamo denunciato che i leader mondiali non erano in grado di agire con la velocità e sulla scala necessaria per proteggere i cittadini dal pericolo estremo rappresentato dal cambiamento climatico e dalla guerra nucleare. Durante lo scorso anno, la necessità di leadership è solo cresciuta - nonostante questo, torpore e politica da guerra fredda sono rimasti, mettendo in pericolo ogni persona, ovunque sulla Terra.

Chi salverà l'umanità dal disastro globale?

Una situazione nucleare pericolosa su più fronti. Quando si tratta di politica degli armamenti nucleari, la prevedibilità e la continuità sono molto apprezzati perché le conseguenze di problemi di comunicazione o errori di calcolo potrebbero essere catastrofiche. Lo scorso anno, tuttavia, l’attività in armamenti nucleari più evidente è stata di carattere negativo: il continuo sviluppo di armi nucleari da parte della Corea del Nord, il passo costante dei programmi di modernizzazione degli arsenali degli stati dotati di ordigni nucleari, la latente tensione tra le potenze nucleari di India e Pakistan e la stasi nelle trattative sul controllo degli armamenti.

La Corea del Nord ha condotto altri due test con ordigni nucleari, di cui il secondo, in Settembre, di circa due volte la potenza esplosiva del primo, nel mese di Gennaio. Pyongyang ha ripetutamente testato anche missili, raggiungendo una frequenza di circa due lanci al mese nel 2016. Nel suo discorso di Capodanno 2017, Kim Jong-un ha dichiarato che testerà un missile di portata intercontinentale. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato nuove sanzioni contro la Corea del Nord nel Novembre 2016, nel tentativo di limitare ulteriormente l'accesso del paese a liquidità, ma non vi è alcuna garanzia che le sanzioni avranno successo dove altre misure hanno fallito.

Nel frattempo, la Russia sta costruendo nuovi silos per missili, la nuova classe Borei di missili nucleari balistici sottomarini, e nuovi missili con lanciatori ferroviari mentre aggiorna altri missili balistici intercontinentali. Gli Stati Uniti vanno avanti con i piani per modernizzare ogni parte della loro triade (bombardieri, missili terrestri e sottomarini lanciamissili), aggiungendo nuove funzionalità, come i missili da crociera di portata estesa. Mentre modernizza la propria forza nucleare, la Cina sta assistendo il Pakistan nella costruzione di piattaforme sottomarine. E Pakistan e India continuano ad allargare il numero degli armamenti e ad elevare il grado di sofisticazione dei propri arsenali nucleari.

Altrove, la fluttuazione degli equilibri in materia di nucleare è stata (e rimane) all'ordine del giorno. Mentre il presidente eletto degli Stati Uniti impegnato in un colloquio occasionale a proposito di armi nucleari, suggeriva alla Corea del Sud e al Giappone di acquisire le proprie armi nucleari per competere con la Corea del Nord, altri paesi votavano alle Nazioni Unite per raggiungere un trattato per il bando delle armi nucleari, votando la Risoluzione L41. Nel 2017, questi Stati si riuniranno per prendere in considerazione un bando delle armi nucleari, presumibilmente senza i 38 paesi - tra cui gli Stati Uniti e un numero di alleati - che hanno votato contro il divieto. Un divieto sarebbe meramente simbolico, senza la partecipazione o il contributo dei paesi che possiedono armi nucleari. Ma questo approccio - alternativo agli sforzi tradizionali, spesso glaciali come la Conferenza sul disarmo - riflette la frustrazione di lunga data per la lentezza dei progressi verso il disarmo nucleare. Nel 2016 il mondo ha celebrato il 20° anniversario della prima firma del Trattato di Bando Complessivo dei Test Nucleari; il trattato è ancora in attesa della sua entrata in vigore.

L'accordo nucleare iraniano ha avuto successo nel realizzare i suoi obiettivi durante il primo anno, ma il suo futuro è in dubbio sotto l'amministrazione Trump.
Non sono stati fatti piani precisi per estendere il vertice sulla sicurezza nucleare. Controversie riguardo Ucraina, Siria, le difese missilistiche balistiche in Europa e le interferenze nelle elezioni hanno danneggiato le relazioni tra Stati Uniti e Russia, con poca o nessuna prospettiva che i negoziati sulla riduzione delle armi nucleari riprenderanno.

I progressi per contrastare il pericolo globale di una guerra nucleare sono stati interrotti, e per molti versi, procedono in direzione opposta. Questa situazione rappresenta una minaccia chiara e urgente per la civiltà, e i cittadini di tutto il mondo dovrebbero esigere che i loro leader si occupassero del pericolo e lo riducessero in fretta.

L'evidente necessità di azione per il clima. Sforzi globali per limitare il cambiamento climatico hanno prodotto risultati di varia natura nel corso dell'ultimo anno. L'accordo di Parigi è entrato in vigore nel 2016, e i paesi stanno prendendo provvedimenti per la riduzione delle emissioni di gas serra. Ci sono segnali incoraggianti come le emissioni globali annuali, rimaste invariate lo scorso anno, anche se non vi è alcuna garanzia che questo annunci un’inversione di tendenza. L’emancipazione dell'economia globale da tassi di emissione dalla crescita esponenziale sarebbe davvero un risultato importante.

Ma poiché l'anidride carbonica persiste nell’atmosfera per secoli, per contenere il riscaldamento globale, le emissioni nette devono a un certo punto arrivare a zero. Più tempo verrà impiegato per andare in questa direzione, maggiore sarà il riscaldamento - e le conseguenze - che le generazioni attuali e future dovranno affrontare. Il vero successo dell'accordo di Parigi dovrebbe essere misurato secondo un criterio rigoroso: quanto sarà raggiunto, con i prossimi passi della sua implementazione, delle riduzioni di emissioni di anidride carbonica necessarie per mantenere le temperature mondiali al di sotto di livelli che: minacciano un aumento catastrofico del livello del mare; modificano i modelli delle precipitazioni e quindi minacciano l’agricoltura; aumentano la gravità delle tempeste; riducono la biodiversità; alterano la chimica dell'oceano (tra i molti impatti negativi che un riscaldamento globale incontrollato causerà)?

Il continuo surriscaldamento del mondo misurato nel 2016 evidenzia un fatto chiaro: non c’è niente che non va con la comprensione scientifica della fisica del clima. Bruciare combustibili fossili aggiunge anidride carbonica all’atmosfera; l’anidride carbonica è un gas serra che inibisce la radiazione di calore nello spazio. Il rapporto tra l'aumento dei livelli di anidride carbonica nell’atmosfera e l’aumento della temperatura terrestre è stato oggetto di ricerca per decenni, e accademie scientifiche nazionali di tutto il mondo concordano: l'attività umana è la causa principale dei cambiamenti climatici, e, a meno che le emissioni di anidride carbonica non vengano notevolmente ridotte, il riscaldamento globale minaccerà il futuro dell'umanità.

Nel 2016, però, la comunità internazionale non ha preso le misure necessarie per iniziare il percorso verso un mondo a zero emissioni di carbonio. La Conferenza Mondiale sul Clima di Marrakech, per esempio, ha prodotto pochi progressi al di là degli obiettivi di emissioni promessi con l'Accordo di Parigi.

La situazione politica negli Stati Uniti è di particolare rilievo. La squadra di transizione di Trump ha proposto candidati per posizioni di gabinetto (soprattutto all’Agenzia per la Protezione Ambientale e al Dipartimento per l’Energia), che preannunciano la possibilità di una nuova amministrazione apertamente ostile verso anche i più modesti sforzi per scongiurare una catastrofica alterazione del clima.

Il cambiamento climatico non dovrebbe essere una questione politica di parte. La ben nota fisica del ciclo del carbonio sulla Terra non è di carattere liberale né conservatore. Il pianeta continuerà a riscaldarsi a livelli pericolosi tanto più a lungo quanta più anidride carbonica continuerà ad essere pompata nell’atmosfera - indipendentemente da chi viene scelto per guidare gli Stati Uniti o qualsiasi altro paese.

I leader internazionali hanno bisogno di riorientare la loro attenzione sul raggiungimento di riduzioni supplementari delle emissioni di carbonio necessarie per capitalizzare gli impegni dell’Accordo di Parigi. Negli Stati Uniti, come primo passo, l'amministrazione Trump deve fare una chiara, inequivocabile dichiarazione che riconosca il cambiamento climatico, causato dalle attività umane, come una realtà scientifica. Nessun problema può essere risolto finché non se ne riconosce l'esistenza.

L'energia nucleare: un'opzione da considerare con cautela. Durante la seconda metà del 20° secolo, la più profonda minaccia esistenziale per il mondo era la prospettiva di un olocausto nucleare globale, innescato da decisioni prese sotto la pressione del brevissimo tempo richiesto dai missili balistici intercontinentali per raggiungere i loro obiettivi. Il 21° secolo, presenta un’altra minaccia esistenziale: il riscaldamento globale causato dalle emissioni di gas serra provenienti da più di 100 anni di uso di combustibili fossili.

Ironia della sorte, le forze nucleari utilizzate in armi di distruzione di massa possono anche essere sfruttate come fonte di energia senza emissione di carbonio. La scissione dell'atomo fornisce una quantità di energia milioni di volte superiore a quella delle semplici reazioni chimiche che convertono i combustibili fossili in anidride carbonica ed energia. La scala di energia potenziale della fissione nucleare e la sua capacità di ridurre le emissioni di gas serra che causa il riscaldamento globale, rendono l'energia nucleare una parte allettante della soluzione al problema del cambiamento climatico. Circa 440 centrali nucleari già generano il 11% di energia elettrica nel mondo.

Oltre alla sua promessa, tuttavia, il nucleare rappresenta delle sfide riguardo a sicurezza, costi, rifiuti e proliferazione.
Si può sostenere che il numero di morti e di effetti negativi sulla salute causati dall’energia nucleare sia stato minimo, anche quando si sono verificati gravi incidenti. Ma un singolo incidente può cambiare la politica del governo e l'atteggiamento del pubblico nei confronti dell'energia nucleare. Quel singolo incidente può anche interessare più paesi e produrre effetti per decenni, come i disastri di Chernobyl e Fukushima hanno dimostrato.

Anche se nuove centrali nucleari sono in costruzione, principalmente in Asia, la scala dell’impegno non corrisponde al bisogno di energia pulita. Gli attuali oltre 400 impianti nucleari hanno, in media, 30 anni. Essi emettono circa 0,5 a 0,7 gigatonnellate di carbonio all'anno, rispetto alle 10 gigatonnellate scaricate annualmente dall'utilizzo di combustibili fossili.

Per ottenere solo il 6 per cento delle riduzioni necessarie di emissioni di gas serra, la capacità in energia nucleare dovrebbe aumentare di almeno tre volte nel corso dei prossimi 50 anni. Questo significherebbe l'aggiunta di 2.000 megawatt di capacità al mese, l'equivalente di una nuova centrale nucleare da 1 gigawatt elettrico quasi settimanalmente. Tale crescita nell'uso di energia nucleare richiede anche impegni concomitanti per la sicurezza nucleare, la sicurezza e la gestione dei rifiuti, che siano responsabili dal punto di vista politico, tecnico e nei confronti delle generazioni future.

A breve e medio termine, i governi dovranno scoraggiare la prematura chiusura di reattori esistenti che - come determinato caso per caso - fossero sicuri ed economicamente sostenibili. Più a lungo termine, gli imprenditori dovranno progettare e testare nuovi tipi di reattori che possano essere costruiti rapidamente, e dovranno quindi dimostrare alle autorità di regolamentazione che questi nuovi reattori siano almeno altrettanto sicuri quanto le centrali nucleari commerciali operative attualmente.

È probabile che i leader in diverse parti del mondo prendano decisioni diverse a proposito dell’inclusione dell’energia nucleare nel loro impegno per combattere i cambiamenti climatici.
Laddove sarà utilizzata l'energia nucleare, come minimo, i leader dovranno garantire che vengano creati sistemi di regolamentazione veramente indipendenti e depositi di smaltimento geologico sicuri.

Potenziali minacce da tecnologie emergenti. Nel mese di Dicembre, le agenzie di intelligence degli Stati Uniti hanno concluso che la Russia è intervenuta nella campagna presidenziale 2016 degli Stati Uniti per aiutare Donald Trump in un modo che mette in evidenza la vulnerabilità di sistemi informatici critici nel cyberspazio. Informazione monoculturale, notizie false e l'hacking e la pubblicazione di messaggi di posta elettronica politicamente sensibili possono aver avuto un impatto illegittimo sulle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, minacciando il tessuto democratico, che si fonda su un elettorato informato per decidere la direzione della politica pubblica - compresa la politica in materia di minacce esistenziali, come le armi nucleari e il cambiamento climatico. Se non controllati, questo tipo di attacchi elettorali potrebbero essere lanciati contro le democrazie del mondo, minando la fiducia nei governi di rappresentanza e, quindi, mettendo in pericolo l'intera umanità.

Tali attacchi al processo democratico, tuttavia, rappresentano soltanto una minaccia associata alla maggiore dipendenza del mondo moderno dalla tecnologia di internet e dell’informazione. L’hacking sofisticato - sia da parte di gruppi privati ​​che da entità governative - ha il potenziale di creare al nucleo della democrazia impatti gravi ed estesi, che minacciano le attività finanziarie e le reti di energia elettriche nazionali ed impianti (comprese centrali nucleari) e le libertà personali che si basano sulla privacy.

Al di là di sicurezza informatica, il crescente potenziale di sistemi autonomi - che potrebbe, per esempio, permettere lo sviluppo di efficienti autovetture autonome - apre anche una nuova serie di rischi che richiedono una gestione cauta. Senza buon governo e regolamentazione del caso, queste minacce potrebbero emergere nei prossimi decenni come esistenziali, cioè pericolose per l’intera l'umanità o la civiltà moderna così come la conosciamo. Sistemi d'arma letale autonomi in grado di prendere la decisione di uccidere senza intervento o supervisione umana, per esempio, sarebbero particolarmente preoccupanti. Anche i progressi della biologia sintetica, tra cui lo strumento per la manipolazione genetica CRISPR, hanno un grande potenziale positivo e un lato oscuro che comprende la possibile creazione di armi biologiche e altre pericolose manipolazioni di materiale genetico.

L'innovazione tecnologica sta avvenendo ad una velocità che sfida la capacità della società di mantenere il passo. Mentre limitate al momento attuale, le minacce esistenziali potenziali rappresentate da un serie di tecnologie emergenti, all’apertura del 21° secolo, devono essere monitorate e per quanto possibile anticipate.

Riduzione del rischio: Il consiglio degli esperti e l'azione dei cittadini. La tecnologia continua a superare la capacità dell'umanità di controllarla, mentre molti cittadini perdono fiducia nelle istituzioni su cui devono fare affidamento per far funzionare l'innovazione scientifica per e non contro di loro. Il consiglio degli esperti è di fondamentale importanza se i governi devono affrontare con efficacia minacce globali complesse. Il Comitato per la Scienza e Sicurezza è estremamente preoccupato per la volontà dei governi del mondo - compresa la nuova amministrazione degli Stati Uniti - di ignorare o trascurare solidi argomenti scientifici e consulenza competente nei propri processi decisionali.

Saggi uomini e donne hanno detto che le linee di condotta pubbliche non vengono mai scelte senza la politica. Ma in questo insolito anno politico, suggeriamo un corollario: una buona linea di condotta pubblica tiene conto della politica, ma non è mai scelta senza competenza. I fatti sono davvero cose ostinate e devono essere presi in considerazione se vogliamo preservare il futuro dell'umanità a lungo termine.

Le armi nucleari e il cambiamento climatico sono esattamente il tipo di minacce esistenziali complesse che non possono essere gestite  adeguatamente senza accesso alla conoscenza di esperti e senza fiducia. Nel 2016, i leader del mondo non solo non sono riusciti a contrastare adeguatamente queste minacce; essi hanno in realtà aumentato i rischi di guerra nucleare e di cambiamento climatico incontrollato con una varietà di dichiarazioni e azioni provocatorie, tra cui la retorica incurante sull'uso di armi nucleari e la deliberata negazione di verità scientifiche. Noi chiediamo a questi leader, in particolare di Russia e degli Stati Uniti - di riconcentrarsi il prossimo anno sulla riduzione dei rischi esistenziali e preservare l'umanità, basandosi soprattutto sulla consulenza di esperti di alto livello e tenendo conto della ricerca scientifica e l’osservazione della realtà.

Poiché sappiamo per esperienza che i leader di governo rispondono alla pressione dell'opinione pubblica, noi esortiamo anche i cittadini del mondo ad esprimersi in tutti i modi a loro disposizione - anche attraverso l'uso dei nuovi potenti strumenti dei social media - chiedendo che:

• i leader di Stati Uniti e Russia tornino al tavolo delle trattative per cercare ulteriori riduzioni degli armamenti nucleari e limitino i programmi di modernizzazione nucleari che minacciano di creare una nuova corsa a tali armamenti. Il mondo può essere più sicuro con arsenali nucleari molto, molto più piccoli di quelli esistenti adesso, se i leader politici sono davvero interessati a proteggere i propri cittadini dal pericolo.

• Gli Stati Uniti e la Russia riducano i livelli di allerta delle loro armi nucleari e utilizzino meccanismi esistenti di stabilità di crisi per evitare un’escalation involontaria di conflitto. Esercitazioni militari provocatorie aumentano le possibilità di guerra accidentale e devono cessare.

• I governi di tutto il mondo riducano drasticamente le emissioni di gas serra dei propri paesi e mantengano gli impegni dell’Accordo di Parigi di contenere il surriscaldamento a 2 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali, o inferiore.
Questo obiettivo di temperatura è coerente con opinioni concordi sulla scienza del clima ed è pienamente realizzabile ed economicamente sostenibile, a condizione che i paesi più poveri ricevano il sostegno di cui hanno bisogno per affrontare la transizione post-carbonio.

• L'amministrazione Trump riconosca il cambiamento climatico come una realtà dimostrata scientificamente e raddoppi gli sforzi degli Stati Uniti per limitare le emissioni di anidride carbonica e sostenga le fonti di energia senza emissioni di carbonio, tra cui, qualora economicamente ragionevole e sicura nel lungo termine, l'energia nucleare. È arrivata l’ora di superare le dispute sulla realtà del cambiamento climatico e sulle sue soluzioni, comprese le misure fiscali - come i mercati delle emissioni di carbonio, tasse o diritti su queste emissioni - che incentivino l'efficienza e definiscano un prezzo per le emissioni di carbonio.

• Gli Stati Uniti, Cina, Russia e altre nazioni interessate si impegnino con la Corea del Nord per ridurre i rischi nucleari. I vicini in Asia devono affrontare la minaccia più urgente, ma giacché la Corea del Nord perfeziona i propri arsenali nucleari e missilistici, la minaccia diventerà presto globale. Come abbiamo detto l'anno scorso e ripetiamo adesso: non è questo il momento di isolare ulteriormente la Corea del Nord, ma di impegnarsi seriamente in un dialogo.

• I leader dei paesi con programmi nucleari commerciali trattino in modo responsabile i problemi di sicurezza e quello delle scorie nucleari commerciali. I migliori esperti non sono concordi sulla tesi che l'espansione della produzione di energia elettrica a propulsione nucleare può diventare una componente importante dello sforzo per limitare il cambiamento climatico. Indipendentemente dalla traiettoria dell’industria nucleare globale, ci sarà una continua necessità di impianti sicuri e protetti di stoccaggio temporaneo e permanente delle scorie nucleari e di stabilimenti di generazione di energia nucleare sempre più sicuri.

• I paesi del mondo collaborino per la creazione di istituzioni specificamente preposte a esplorare e affrontare abusi o usi catastrofici di nuove tecnologie.
Il progresso scientifico può dare alla società grandi benefici. Ma come mostrano gli eventi intorno alle recente elezioni presidenziali negli USA, il potenziale di abuso di nuove potenti tecnologie è reale. Leader di governo, della scienza e di aziende devono adottare misure adeguate per affrontare le conseguenze potenzialmente devastanti dell’uso di queste tecnologie.


Per gli ultimi due anni, la lancetta dei minuti del Doomsday Clock è rimasta a tre minuti prima dell'ora, il più vicino a mezzanotte dal 1980. Nei suoi due annunci annuali più recenti sull'Orologio, il Comitato per la Scienza e Sicurezza ha avvertito: "La probabilità di catastrofe globale è molto alta, e le azioni necessarie per ridurre i rischi di disastro devono essere intraprese molto presto”. Nel 2017 riteniamo il pericolo essere ancora maggiore e la necessità di intervento più urgente. Si tratta di due minuti e mezzo a mezzanotte, il tempo stringe, il pericolo globale incombe. Funzionari pubblici responsabili devono agire immediatamente, guidando l'umanità lontano dal baratro. Se non lo fanno loro, cittadini responsabili devono farsi avanti e guidare l’azione.

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